Linea diversa sui correttivi tra i viceministri al Mef Misiani (Pd) e Castelli (M5s)

di Marco Mobili e Giovanni Parente

È scontro sulle partite Iva. Il progetto di ritorno al calcolo analitico al posto della forfettizzazione dei costi nel regime di flat tax al 15% sta sollevando tante polemiche tra i professionisti. Mentre nell’ultima bozza del decreto legge, come peraltro annunciato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ieri nell’intervista al nostro giornale, salta l’obbligo di conto corrente dedicato per imprese individuali e lavoratori autonomi.

Ritornando alla flat tax, soprattutto sui social da più parti oltre al malcontento sui nuovi paletti antiabuso si sottolinea l’incertezza che si verrebbe a creare dopo l’allargamento delle maglie avvenuto con la legge di Bilancio 2019. Già, perché la laconica enunciazione sul Dpb in cui si annunciano interventi (anticipati sul Sole 24 Ore del 16 ottobre) parla non solo di ritorno all’analitico ma anche di ripristino delle limitazioni per spese di beni strumentali e costo del personale (tetto ipotizzato a 20mila) e di divieto di accesso al regime agevolato per chi redditi da pensione e lavoro dipendente superiori a 30mila euro.